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La Svolta Digitale Di Coin

Rassegna stampa: Roberta Paolini intervista Roland Armbruster, 46 anni, AD di Coin.

 

Il 2021 parte in forte crescita con un aumento del 60 per cento. L’ad Armbruster: «Diventeremo un market place digitale, tra le partnership in pipeline l’olandese Hunkemöller. E un piano di 15 aperture»

VENEZIA. La sfida nel fisico, nel cuore dei centri urbani e la supersfida nel digitale con una e-boutique che diventerà un vero e proprio market place. Roland Armbruster, 46 anni, tedesco, in sella alla rete di department store italiani dal 2020 (fatturato a 265 milioni), è arrivato in un momento di crisi parossistica per il settore del commercio.

Ma la sua visione è stata in continuità sul modello dei bei negozi in centro sotto la storica insegna di origine veneziana. Ora la boutique on line, con marchi disponibili per l’acquisto come Aveda, Mac, Chiara Ferragni, L’Autre Chose e Emporio Armani si prepara a diventare uno store digitale con marchi selezionati.

Dottor Armbruster avete lanciato la vostra e-boutique, è una novità nel panorama italiano per la varietà di marchi che si trovano disponibili on line.
«Noi abbiamo una strategia di omnicanalità, 35 department store in Italia e l’affezione dei nostri clienti ci permette di poter sfruttare il digitale continuando a credere nel modello fisico. Abbiamo 60/70 brand nel settore abbigliamento, accessori e profumeria disponibili on line, che si sommano al 90 per cento della nostra collezione Coincasa che già c’era. I consumatori ormai non avvertono più differenze tra offline e online: quando sono in città entrano in negozio, quando sono a casa accedono dalla rete, magari con un primo contatto tramite mobile. Coin è un brand molto amato, con una forte awareness e in continua evoluzione ed è in grado di proporre un nuovo approccio allo shopping unendo i due aspetti».

Siete anche un market place virtuale, ma nuotate in un mare pieno di pesci molto più grandi di voi.
«Noi non siamo Amazon e non vogliamo essere Amazon. Nel passato abbiamo già giocato questo ruolo per offrire una piattaforma fisica a nuovi brand, lo abbiamo fatto con Dyson e Nespresso. Siamo stati i primi a portarli dentro ai nostri negozi per il mercato italiano. Adesso è lo stesso, ma in forma digitale, l’idea è la medesima il modello anche, cambia la tecnologia. Anche nel fisico noi abbiamo corner di brand che hanno già i loro monomarca e nel digital è la stessa cosa: i marchi hanno il loro canale digitale e vendono anche nel nostro. In futuro avranno inoltre la possibilità di connettersi direttamente al loro sito deliverando direttamente il prodotto dai loro magazzini».

Arriveranno altri marchi?
«Uno dei brand su cui stiamo lavorando è l’olandese Hunkemöller, un gruppo specializzato in biancheria intima e lingerie. Crediamo sarà molto amato. Stiamo quotidianamente stringendo nuove partnership e contiamo nell’autunno di offrire ai clienti un brand mix ancora più ricco e interessante in vari settori merceologici, tra cui anche il food».

Come è andato il 2020 e che segnali di risveglio vedete quest’anno.
«Coin ha chiuso il 2020 in calo, -40% sotto insegna in linea con il mercato. L’impatto del lockdown e del continuo variare delle regole di regione in regione fino ai primi mesi del nuovo anno (nonostante alcune merceologie fossero comunque ammesse alla vendita) è stato rilevante, ma siamo positivi verso il futuro. Nel periodo febbraio-giugno del 2021 sotto insegna abbiamo segnato un +60%. Mentre le vendite Coincasa.it ha registrato ottimi risultati non solo durante il periodo di chiusura di negozi: è un trend che si è consolidato spingendoci a velocizzare anche l’apertura della nostra e-boutique che già era nei piani prima della pandemia. L’ andamento febbraio-giugno 2021 sul 2020 segna un +122,6%».

Parliamo di sviluppo, continuerete a crescere nel canale fisico, chiudere qualcosa?
«In un momento in cui tante insegne hanno abbandonato le città noi non abbiamo chiuso neanche un negozio. Anzi. Nel 2021 abbiamo aperto a primavera uno store a Torino, a settembre aprirà un nuovo store a Roma Lunghezza ed entro fine anno sono previste 14 aperture di franchising Coincasa. Nel 2022 continuerà la strategia di espansione del brand Coincasa con ulteriori 30 store in franchising, oltre alle ristrutturazioni di Como e Verona e lo spostamento del negozio di Firenze nella location di Loggia del Grano, nei pressi degli Uffizi. Crediamo che quando l’effetto covid si ridurrà ci sarà un forte ritorno sulle grandi città ma nel frattempo lavoriamo sia sul fisico che sul digitale in un’ottica omnichannel».

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