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La Formula Anticrisi Del Franchising

La formula franchising si sta dimostrando qualcosa di ben diverso e di molto più concreto rispetto a quel “moltiplicatore di successi” che, in periodi di boom economico stile anni ottanta, ha abbagliato generazioni intere di aspiranti imprenditori in Italia e nel mondo.

Di Luca Fumagalli – Senior Franchise Consultant – Co-founder Affilya

 

La recente crisi sanitaria ci ha insegnato, se ancora ce ne fosse il bisogno, che le imprese, piccole ma anche medie o grandi, sono entità vulnerabili, soggette alla volatilità del mercato e alle imprevedibili evoluzioni della domanda.
Mai come oggi si è dimostrata la necessità di avere organizzazioni leggere, flessibili, in grado di rispondere velocemente agli eventi.
Dall’altra parte per reagire occorre una strategia, una visione d’insieme che dia la direzione e orienti gli sforzi di ciascuno.
Infine serve la conoscenza dei bisogni della gente e delle modalità per soddisfarli. 
Un know-how, questo, che non si improvvisa ma che si costruisce nel tempo attraverso sperimentazione, tentativi, prove. 
Tutti questi ingredienti, nel franchising fatto bene, ci sono sempre.
Non solo. 
Uno dei fattori trainanti della formula franchising è la forza di gruppo.
Un gruppo che è costituito da imprenditori, franchisor e franchisee, con interessi e obiettivi comuni.
Ed è proprio grazie a questa coesione tra pari, libera e volontaristica, che si crea il vantaggio competitivo di una rete di franchising. 
Solo tra affiliante e affiliati possono infatti scaturire energie complementari, forze combinate, risorse sinergiche tali da rendere meno devastante l’impatto con una domanda in brusca frenata come quella del periodo appena trascorso..
E’ proprio su questo tipo di imprese, costruite in un sistema di rete, che si può contare per agganciare il treno della ripresa.
La selezione, dentro il franchising ma soprattutto fuori, ovvero tra le attività indipendenti meno attrezzate e più deboli, libera oggi nuovi spazi non solo in termini di quote di mercato, ma anche dal punto di vista delle location.
Queste occasioni che si presentano ora agli investitori possono essere colte proprio grazie al franchising.

Un sistema che permette di entrare rapidamente in un mercato senza dover pagare il pedaggio degli inevitabili errori e delle perdite di tempo di chi deve “imparare il mestiere”.

Del resto i franchisor più strutturati non hanno paura di accogliere tra i propri franchisee i cosiddetti newcomer, ovvero quelli imprenditori che non sono esperti di un determinato settore ma hanno il profilo, i requisiti e le caratteristiche per far funzionare una attività affiliata. 
Il know-how c’è già. I franchisor “giusti” l’hanno sperimentato con successo, l’hanno messo a punto, l’hanno standardizzato e reso trasferibile in modo efficace e veloce.
Grazie a questo “saper fare” spesso bastano poche settimane di formazione come si deve, Manuali Operativi costruiti con esperienza e un affiancamento attento da parte dei responsabili dell’azienda affiliante nella fase delicata del percorso pre-apertura, per portare all’inaugurazione una nuova attività.
Oggi però, non basta “aprire prima degli altri” o rimpiazzare qualcuno che “non ce l’ha fatta”.
Oggi serve essere competitivi in ogni aspetto dell’attività perché, anche ben dopo l’emergenza, la domanda resterà ferocemente selettiva.
Ma ancora una volta il franchising, quello fatto bene, viene in aiuto degli imprenditori più coraggiosi e determinati a sfruttare le opportunità.
Questa formula, realmente al passo con i tempi, ha in sé tutti gli ingredienti che servono per rendere più resistenti e vincenti le nuove imprese del post-Coronavirus: la notorietà di marca, le economie di scala, l’esperienza condivisa, il marketing e la comunicazione integrata,…
Detto tutto ciò, la partita si gioca su un punto fondamentale: la scelta del franchisor più qualificato, ma anche più adatto alla proprie caratteristiche ed esigenze.

E’ qui che entra in campo la Franchising Community di Affilya, pronta con i suoi esperti ad affiancare il potenziale affiliato nel processo di valutazione del partner d’affari giusto.

 

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